Moltissime persone di questi tempi si stanno domandando quanto possono essere sicure le mascherine di stoffa? Sono delle alternative valide a quelle chirurgiche?
Capiamoci qualcosa di più insieme.
Le mascherine di stoffa sembrano essere le più utilizzate tra persone di diverse età e anche tra i bambini, ma in alcuni ambienti non si possono mettere. Ma perchè? Sono o non sono valide? Vale la pena investire denaro su qualcosa che forse non ha validità?
Le opinioni sono contrastanti ma facciamo un pò di chiarezza...continua a leggere l’articolo.
Altroconsumo ha cercato di rispondere a tutte le domande che le persone comuni si fanno a riguardo della mascherina di stoffa. Ha pubblicato poi la sua indagine su Salute.
Prima di svelare la scoperta di Altroconsumo, capiamo chi sono.
Altroconsumo è una grande associazione che difende i consumatori, conta tra i suoi iscritti più di 300 mila persone. E’ nata nel 1973 è il suo obiettivo principale è quello di tutelare i consumatori, lo fa attraverso le sue pubblicazioni, e azioni concrete sia a livello nazionale che internazionale. Ha anche una rivista, con lo stesso nome, che pubblica inchieste su casi particolari che interessano i consumatori e cerca di portare informazioni utili e valide ai consumatori per fare acquisti di qualità e in sicurezza.
Si sono quindi impegnati a capirci qualcosa di più sulle mascherine di stoffa. Vediamo cosa hanno scoperto.
Al primo punto c’è sicuramente un vantaggio per l’ambiente. Infatti se tutti usassero le mascherine lavabili al posto di quelle usa e getta ci sarebbero molti meno rifiuti a vantaggio della tutela per l’ambiente.
Ma a differenza delle mascherine chirurgiche e delle mascherine ancora più protettive, ormai conosciute come Ffp2 e Ffp3, le mascherine di stoffa sono chiamate mascherine di comunità.
Che vorrà mai dire questo appellativo? Significa semplicemente che sono mascherine che non possono essere usate in ambito sanitario. Infatti non vedremo mai un medico o un infermiere con le mascherine di stoffa all’interno delle strutture ospedaliere, e pure noi se dobbiamo andare all’ospedale per farci una visita di controllo non possiamo indossare le mascherine di stoffa ma sono quelle chirurgiche. Qual è il problema?
Le mascherine di stoffa sono considerate solo dei capi di abbigliamento e non hanno capacità tecniche, per così dire.
Ma non possiamo demonizzare del tutto le mascherine di stoffa, infatti in alcuni casi possono essere molto efficienti per quanto riguarda l’aspetto filtrante e traspirante.
Se la mascherina di stoffa ha tre strati e ha un tessuto con una trama molto fitta è da considerarsi una buona alternativa a quelle chirurgiche. I tre strati devono essere così composti: uno strato interno dove si appoggia la bocca, uno strato esterno e infine uno strato intermedio che sarebbe meglio se fosse usa e getta.
Sono state analizzate 19 mascherine di varie forme e di vari materiali, mascherine che vengono vendute sia in farmacia che in negozi online o nelle grandi catene di distribuzione. L’obiettivo dell’indagine era capire se si potevano usare le mascherine di stoffa al posto di quelle chirurgiche, anche per salvaguardare l’ambiente.
Sono stati fatti due test:
- sulla capacità della mascherina di comunità di impedire il passaggio delle goccioline
- sulla permeabilità e quindi quanto la mascherina fa respirare le persone.
Il test è stato fatto sia sulle mascherine nuove sia dopo cinque lavaggi, per testare la differenza dopo diverso utilizzi.
I risultati hanno rivelato che: sette mascherine sono state considerate ottime, altre tre discrete, mentre le rimanenti magari anche se filtrano bene però risultano scomode da indossare.
In conclusione se volete utilizzare mascherine di stoffa potete, perchè sono una valida alternativa ecologica a quelle usa e getta. Però bisogna fare attenzione a cosa si compra.
Cosa conviene fare?
Guardare sul sito dell’Istituto superiore della sanità l'elenco, sempre aggiornato, delle aziende italiane che hanno l’approvazione per produrre mascherine lavabili.
Trovare una soluzione ecologica si può e si deve fare per l’ambiente.
Team Yuopink
